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Fobie: la Paura che si Fa Sintomo

La paura è una delle emozioni fondamentali dell’essere umano, utile alla sopravvivenza e alla protezione dai pericoli reali. Tuttavia, quando la paura si sgancia dalla realtà oggettiva e si concentra in modo eccessivo e sproporzionato su oggetti, situazioni o contesti innocui, si parla di fobia.

Che cos’è una fobia?

Una fobia è una forma di paura intensa, automatica e irrazionale che si attiva alla sola presenza, o persino al solo pensiero, di uno stimolo specifico. Ciò che rende la fobia un fenomeno clinicamente rilevante è la disfunzionalità che essa comporta: chi ne soffre tende a evitare con ansia crescente l’oggetto fobico, talvolta arrivando a modificare profondamente la propria vita quotidiana.
A differenza della semplice paura, la fobia è:

  • Irragionevole: la persona sa che la sua reazione è esagerata rispetto alla realtà.
  • Incontrollabile: nonostante la consapevolezza, il timore persiste.
  • Evitante: si innescano meccanismi di fuga o evitamento, anche molto complessi.
  • Disabilitante: può interferire significativamente con la vita personale, sociale o lavorativa.

Tipologie di fobie

Le fobie vengono generalmente suddivise in tre categorie principali:

  1. Fobie specifiche: paure legate a oggetti o situazioni circoscritte (es. ragni, altezze, sangue, aghi, volare).
  2. Fobia sociale (o disturbo d’ansia sociale): paura intensa di essere giudicati o umiliati in contesti pubblici.
  3. Agorafobia: timore di trovarsi in luoghi o situazioni da cui sarebbe difficile allontanarsi o ricevere aiuto in caso di crisi (es. spazi aperti, mezzi pubblici, folle).

Origini e significato

Le fobie possono avere origini diverse. Alcune nascono da esperienze traumatiche, anche minime ma soggettivamente significative. Altre si sviluppano attraverso meccanismi di apprendimento (es. l’osservazione di una figura significativa che ha paura), o come espressione simbolica di conflitti psichici più profondi.

Freud parlava della fobia come di una “conversione dell’angoscia”, un tentativo del soggetto di localizzare l’ansia su un oggetto esterno, più gestibile rispetto al conflitto interno. In altre parole, il pericolo viene "spostato" fuori di sé, rendendolo in qualche modo più controllabile, almeno a livello inconscio.

La funzione della fobia

Paradossalmente, la fobia può avere una funzione difensiva: permette al soggetto di incanalare una sofferenza diffusa e informe verso un punto preciso. Il prezzo, però, è spesso molto alto, soprattutto quando il comportamento evitante si estende, limitando sempre più la libertà individuale.

Comprendere la fobia significa quindi non solo osservarla come un disturbo, ma come un linguaggio emotivo, un messaggio che il mondo interno sta cercando di comunicare attraverso un sintomo.

Dott.ssa Luisa Talassano
Psicologa Psicoterapeuta
Genova

Dott.ssa Luisa Talassano

Psicologa Psicoterapeuta

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Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione/Provincia Liguria col n.1459 dal 2002

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